La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso – patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it

27 Set, 2024


Da qualche anno il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (RA) dedica  con successo la sua programmazione culturale alla valorizzazione dell’arte grafica. Dopo le esposizioni dedicate ad alcuni tra i più importanti artisti incisori come Goya, Klinger, Dürer, e ai capolavori dell’Ukiyo-e di Hokusai e Hiroshige, si chiude il ciclo con la mostra “La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso”, a cura di Davide Caroli e Martina Elisa Piacente, con la collaborazione di Marco Fagiol.

L’allestimento riprende il filo del discorso proprio da dove si concludeva l’ultima grande mostra dedicata all’Ukiyo-e, cioè al momento in cui si diffuse tra gli artisti di stanza a Parigi il Japonisme, e l’arte europea, così desiderosa di nuovi stimoli e influenze,  iniziò un mutamento che ne caratterizzò l’evoluzione, andando a concentrarsi sul tema della raffigurazione dell’uomo e applicando nuovi canoni destinati a rivoluzionare l’arte conosciuta fino ad allora.

Un nuovo modo di rappresentare la realtà che ritroviamo nelle mutazioni dei segni nell’arte dell’incisione, partendo da alcune grafiche di Goya, primo artista dalla sensibilità moderna, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell’800, passando attraverso l’iconico e ironico tratto di Daumier e arrivando alle poco conosciute grafiche impressioniste, con fogli di Manet, Renoir e Degas, e ai così detti post-impressionisti da Toulouse-Lautrec, Matisse, Wlaminck a Gauguin, Cezanne e Bonnard.

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