Piemonte e CAI insieme fino al 2030 – www.regione.piemonte.it

13 Ott, 2025


Regione Piemonte e Club Alpino Italiano hanno firmato l’11 ottobre a Macugnaga (VCO), in occasione della quarta Conferenza europea sui sentieri e cammini, il nuovo protocollo d’intesa per il potenziamento, lo sviluppo e la valorizzazione delle attività in ambiente naturale, che resterà in vigore fino al 2030.

Si tratta di un atto che consolida la collaborazione tra Regione e CAI dopo oltre vent’anni di lavoro congiunto. L’accordo definisce infatti una programmazione pluriennale di interventi dedicati alla manutenzione, al ripristino e alla promozione del patrimonio escursionistico e rifugistico piemontese, riconosciuto come uno dei più estesi e frequentati d’Europa. Il Piemonte infatti può contare su oltre 60 rifugi gestiti, 10 autogestiti, 21 incustoditi e 47 bivacchi, per un totale di circa 3.740 posti letto, e oltre 20.800 chilometri di sentieri censiti che fanno del Piemonte la Regione con una delle più estese reti escursionistiche d’Europa, che offre itinerari dalle passeggiate turistiche alle grandi traversate alpine.

Il nuovo protocollo, firmato dagli assessori allo Sviluppo e Promozione della Montagna Marco Gallo e ai Fondi di Sviluppo e Coesione Gian Luca Vignale, e dal presidente generale del CAI Antonio Montani, individua sette aree di intervento: ripristino e messa in sicurezza della rete escursionistica e delle infrastrutture montane; aggiornamento dei percorsi, delle vie ferrate e dei siti di arrampicata; manutenzione della segnaletica e delle strutture della Grande Traversata delle Alpi (GTA) e del Sentiero Italia CAI; formazione degli operatori e dei volontari; promozione della sicurezza e dell’uso di strumenti digitali come GeoResQ; creazione di una piattaforma unica di prenotazione digitale dei rifugi; realizzazione di eventi culturali, scientifici e divulgativi per la valorizzazione delle attività in ambiente naturale, con particolare attenzione all’inclusione e all’accessibilità. Per l’attuazione delle azioni sarà istituito un tavolo tecnico paritetico che definirà priorità e modalità operative dei singoli interventi.



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