Un comparto strategico per l’interesse nazionale, una vertenza che va affrontata in modo sistemico, con responsabilità e visione d’insieme, al fine di tutelare i lavoratori e difendere il tessuto produttivo: è il messaggio che arriva dal tavolo sulla situazione degli stabilimenti piemontesi ex Ilva, riunitosi a Novi Ligure alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del vicepresidente e assessore al Lavoro Elena Chiorino, dell’assessore alla Logistica Enrico Bussalino, del direttore generale di ILVA in amministrazione straordinaria Francesco Zambon, del sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere, del vicesindaco di Racconigi Alessandro Tribaudino, dei rappresentanti sindacali e delle Rsu.
Un documento sottoscritto da tutti i partecipanti sarà trasmesso nei prossimi giorni al Governo nazionale e conterrà cinque punti chiave: strategicità dell’asset siderurgico, legato a doppio filo al futuro del sito di Taranto; unità d’intenti per un approccio complessivo e nazionale alla crisi; apertura a investimenti produttivi, purché finalizzati al rafforzamento e alla decarbonizzazione dell’intero gruppo; tutela dell’occupazione, che deve restare al centro di ogni proposta industriale e deve rispettare precise tempistiche; ruolo delle politiche attive del lavoro e della formazione come strumenti per accompagnare le trasformazioni tecnologiche del settore.