La sanità pubblica universalistica ha bisogno di più risorse, per garantire risposte adeguate ai bisogni della popolazione (che peraltro invecchia e dunque ha maggiori necessità). La Conferenza delle Regioni, in maniera unanime, chiede di difendere il fondo sanitario e Toscana ed Emilia Romagna, intanto, approvano una proposta di legge “salva sanità” da inviare in Parlamento. La giunta toscana ha votato il testo lunedì scorso, l’Emilia Romagna prima di Ferragosto. Una richiesta per portare strutturalmente dal 6,45 al 7,5 per cento del Pil, con aumenti progressivi nei prossimi cinque anni, il finanziamento annuo statale del Servizio sanitario nazionale: circa quattro miliardi di euro in più ogni anno, da 128 miliardi a disposizione nel 2023 ad oltre 149 miliardi nel 2027.