Per proseguire il lavoro sul contenimento delle liste d’attesa in sanità, arriva un pacchetto di interventi da 10 milioni di euro. Lo ha annunciato oggi il presidente Eugenio Giani in una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati insieme all’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e al direttore della direzione generale sanità, welfare e coesione sociale Federico Gelli.
“Sono dieci milioni di risorse regionali che con la manovra di bilancio abbiamo deciso di destinare al recupero delle liste d’attesa”, ha spiegato il presidente illustrando anche i possibili interventi a partire dalla “produttività aggiuntiva per gli operatori disponibili ad un supplemento di impegno professionale” e “il ricorso al privato convenzionato a integrazione delle prestazioni del sistema pubblico, in particolare per quanto riguarda la diagnostica”. Per il 2025 si punta anche a lavorare su altri fronti come “il rapporto con il volontariato, dotato di ambulatori e apparecchiature, e ad un accordo con la medicina generale per l’erogazione di alcune prestazioni di base” spiega Giani.
“Diamo un ulteriore segnale forte sull’abbattimento delle liste d’attesa che già tendono al miglioramento”, ha osservato il presidente che si è detto soddisfatto dei dati provvisori, molto lusinghieri per la Toscana, emersi dal nuovo sistema di garanzia sulle prestazioni dei servizi sanitari regionali del Ministero della Salute, e che ha rivendicato la scelta della Regione di investire nell’anno in corso risorse proprie sulla sanità. “Al crescente numero di prenotazioni continuiamo a rispondere con misure e strumenti per governare domanda e offerta di prestazioni, in stretta sinergia con le Aziende sanitarie ed ospedaliero-universitarie”, ha concluso Giani.
L’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini ha evidenziato i progressi fatti negli ultimi anni sul fronte delle liste d’attesa. “Pur consapevoli dell’insoddisfazione che permane in parte della popolazione, il rispetto dei tempi di attesa – ha segnalato – è cresciuto di 13 punti per la diagnostica, ora all’88%, per le visite siamo al 75% con incremento del 4%. Quindi sulla diagnostica è stato fatto un bel recupero. Le cose migliorano sulla chirurgia, in particolare sulle priorità elevate, ma siamo ben oltre il 90% secondo gli standard nazionali.
“La Regione e i suoi professionisti stanno lavorando”, ha detto Bezzini sottolineando che “sta funzionando meglio l’organizzazione anche grazie a una serie di delibere predisposte da assessorato e direzione, dai sistemi di alert alla messaggistica di remind, all’help-desk di secondo livello e al progetto Clessidra”. “Stiamo raggiungendo questi risultati, anche di fronte a un volume in crescita delle richieste di prese in carico (+6% rispetto al 2023 e + 15% sul prepandemico 2019) e nonostante un quadro in questo momento storico di risorse scarse e sottofinanziamento della sanità pubblica”.
“In Toscana – ha concluso l’assessore – abbiamo utilizzato tutte le risorse disponibili sul fondo sanitario nazionale autorizzate dal Governo per abbattere le liste d’attesa. Non si tratta di risorse in più ma di uno spazio di manovra. Per garantire continuità e ritmo alle prestazioni nelle ultime settimane dell’anno abbiamo autorizzato le aziende ad utilizzare altri 5 milioni”.