Crescita dell’occupazione nelle maggiori economie europee: Italia a confronto

20 Mag, 2024

L’articolo analizza la crescita dell’occupazione in Italia rispetto alle altre grandi economie europee, focalizzandosi su tassi di occupazione e disoccupazione, settori trainanti e lavoro a tempo parziale.

Tassi di occupazione e disoccupazione

Nel 2023, il tasso di occupazione in Italia tra i 15 e i 64 anni era del 61,5%, inferiore di 15,9 punti percentuali rispetto alla Germania e di 6,9 e 3,9 punti rispetto a Francia e Spagna. Il tasso di disoccupazione era del 7,7%, in linea con la media UE (6,0%) ma superiore a Francia (5,8%) e Germania (5,3%).

Crescita dell’occupazione

Tra il 2019 e il 2023, l’Italia ha registrato una crescita dell’occupazione del +3,5%, inferiore a quella di Francia (+4,2%) e Spagna (+5,4%) ma superiore alla Germania (+2,1%). La crescita è stata sostenuta dal lavoro a tempo pieno e indeterminato, con una riduzione del lavoro a termine (-0,9%) e un aumento del lavoro a tempo parziale (+0,2%).

Settori trainanti

In Italia, i settori che hanno trainato la crescita dell’occupazione sono stati:

  • Servizi collettivi: +2,1% (in linea con la media UE)
  • Costruzioni: +16,2%, grazie agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie
  • Industria: +0,7%

Lavoro a tempo parziale

La quota di lavoro a tempo parziale in Italia è del 17,6%, in linea con la media UE27 ma superiore a Francia (16,6%) e Spagna (13,2%) e molto inferiore alla Germania (28,8%). Per le donne l’incidenza del part-time è quattro volte superiore a quella degli uomini (31,4% vs 7,4%).

Part-time involontario

Nel 2022, la quota di part-time involontario in Italia era del 57,9%, la più alta tra le grandi economie europee (Francia: 25,9%; Spagna: 50,8%; Germania: 6,1%). Quasi il 70% degli uomini part-time involontari e quasi 9 su 10 nel Mezzogiorno vorrebbero lavorare di più.

Differenze di genere e fasce d’età

  • Genere: Le donne sono più concentrate nel part-time (31,4% vs 7,4% uomini) e nel part-time involontario (68,5% vs 48,2% uomini).
  • Fasce d’età: Il part-time è più diffuso tra i giovani (27,6% tra i 15-24enni) e tra gli over 50 (22,4%).

Conclusioni

  • La crescita dell’occupazione in Italia è stata inferiore a quella di altre grandi economie europee.
  • Il tasso di occupazione rimane basso, soprattutto rispetto a Germania, Francia e Spagna.
  • Il part-time è diffuso, soprattutto tra donne e giovani, e con una quota elevata di part-time involontario.
  • Sono necessari interventi per aumentare l’occupazione, soprattutto tra donne e giovani, e per ridurre il part-time involontario.

Nota: I dati si riferiscono al 2023 o all’anno più recente disponibile. Le fonti includono Istat, Eurostat e OECD.