Conflombardia

Italia

Conflombardia

Il Portale delle Partite Iva

Kit antifurto fai da te o Impianto professionale?

5 Mar, 2018

Oggi vorrei fare un po di chiarezza sul dubbio che potrebbe maturare nella mente di chi decide di installare “un antifurto” (parola che non mi piace, ma rende bene l’idea), trovandosi a scegliere tra l’acquisto di un Kit fai da te ed un impianto professionale installato da personale specializzato.

Kit Antifurto

Diciamo ovviamente che la scelta non dovrebbe essere condizionata solo dalla differenza evidente di prezzo tra i 2 sistemi, poiché sicuramente sotto l’aspetto meramente economico il Kit vincerebbe senza alcun dubbio la partita 10 a zero, ma sull’uso effettivo che questa strumentazione deve svolgere unita all’aspettativa in termini di affidabilità dall’acquisto fatto.

Tutto deve essere pensato facendo un’analisi delle proprie esigenze, rispondendo alle seguenti domande:

A cosa mi serve realmente l’impianto?
Voglio solo che funzioni da antifurto o vorrei qualcosa di più in termini di protezione?
Mi interessa solo ricevere avvisi sul cellulare quando non sono in casa per sapere cosa succede in mia assenza o vorrei stare in casa protetto perché ho un impianto perimetrale se non addirittura esterno?
Voglio solo proteggere i miei beni all’interno della mia casa quando sono via, o penso anche alla protezione di tutta la mia famiglia quando siamo all’interno della nostra abitazione?
Preferisco che l’impianto intervenga solo quando l’intrusione è già avvenuta segnalandomi la presenza dei malintenzionati all’interno della mia abitazione, o penso che sarebbe importante che agisca prima che essi siano entrati nella mia proprietà?

Vediamo pregi e difetti di entrambe le soluzioni.

Alcuni kit per così dire auto-installanti, (dove per kit intendo il classico prodotto da “banco” che si trova sugli scaffali dei megastore di ferramenta di turno, o quello che si ordina su Amazon), oggi hanno una qualità abbastanza buona, sempre in rispetto al prezzo che li si paga.

Dove per qualità abbastanza buona intendo che svolgono normalmente il lavoro per il quale sono stati costruiti. Quasi tutti sono dotati a corredo di uno o qualche sensore volumetrico da interno, un contatto magnetico anti-apertura, un paio di telecomandi, una sirena ed una tastiera “all in one” che fa anche da centralina.

Poiché pensati per un’installazione che possiamo fare tutti, sono costituiti da strumentazione che dialoga attraverso tecnologia wireless; infatti per la posa non è richiesta nessuna competenza elettrica od elettronica, è sufficiente dotarsi di mezz’oretta di pazienza aiutandosi con il manuale di istruzioni (possibilmente in lingua italiana), per completarne l’installazione e la configurazione in autonomia. Quasi tutti sono dotati  di app molto comode, per la gestione tramite dispositivi mobili.

Ce ne sono di tutti i gusti a partire da 199,oo euro, (ovvio che più si spende e più si acquisterà qualcosa di qualitativamente migliore) qualcuno appare abbastanza bruttino soprattutto esteticamente, qualcuno risulta più curato anche nella qualità delle plastiche utilizzate e nei componenti elettronici.

Funzionano bene?

Se si hanno le giuste pretese, per la cifra investita e per un utilizzo prettamente “domestico” possono svolgere egregiamente il loro lavoro, sicuramente saranno più soggetti a qualche falso allarme in più, a qualche perdita di segnale anomala, ma comunque, a meno che il prodotto non sia proprio scadente, a regola funzionano bene.

Tirando le conclusioni da un punto di vista del prezzo, della facilità di installazione e della praticità di configurazione, hanno i loro vantaggi, se poi aggiungiamo che non si hanno operai per casa, non c’è nessun intervento murario, non si sporca nulla, non si rompe niente e non si tira nessun cavo possono essere la scelta preferita di chi vuole risparmiare ed avere un antifurto casalingo da interno.

Vediamo ora l’impianto professionale, ovvero un sistema di sicurezza progettato, installato e configurato sulla base di uno studio accurato delle esigenze del cliente e sull’effettiva esposizione del rischio di intrusione.
Abbiamo già capito che il suo punto di forza non è il prezzo, infatti non è una soluzione decisamente economica, potrebbe necessitare di qualche piccolo intervento murario e se si sceglie per una strumentazione cablata (cosa che consiglio sempre) implica necessariamente il tiraggio dei cavi per collegare tutti gli strumenti.

Quali scenari?

Da qui si apre un mondo, oggi con l’elettronica possiamo veramente fare quello che vogliamo, (dipende ovviamente dalla capacità dell’installatore), possiamo prevedere addirittura dei possibili scenari determinando a seconda di quello che accade, cosa il sistema deve fare e quali decisioni deve prendere. Sembra fantascienza, vero? Siamo in grado di dare (quasi) ogni tipo di istruzione al sistema fino ad una totale integrazione domotica con tutti gli altri impianti dell’immobile.

Ma puoi fargli fare anche il caffè? Si posso fargli fare anche il caffè, attacco una caffettiera elettronica alla centrale, la istruisco che, se si attiva il sensore anti-apertura della finestra della cucina, deve preparare il caffè al nostro amico ladro, accendere l’impianto stereo per metterlo a proprio agio, attivare lo scaldabagno per una doccia calda e rilassante che vorrà fare dopo averci portato via mezzo appartamento.

Battute a parte, possiamo veramente programmare ogni possibile azione e contromisura supportata dalle relative periferiche integrabili alla centrale.

Il limite è solo la fantasia, la spesa che il cliente è disposto ad investire e le normative vigenti.

Articoli recenti