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Quando il Furto diventa Rapina

15 Mag, 2018

Tra i vari reati che comportano un “attacco” al patrimonio, la rapina è senza dubbio l’azione criminale maggiormente scioccante e preoccupante per chi la subisce. Durante questa drammatica esperienza, la vittima teme seriamente per la propria incolumità personale con inevitabili conseguenze psicologiche.

La Rapina

Si caratterizza, a differenza del furto, per l’utilizzo della violenza o della minaccia contro la persona. Infatti il Furto diventa Rapina quando il reato anziché essere compiuto contro la proprietà avviene nei confronti della persona; ciò può accadere quando la vittima sorprende l’autore mentre compie il reato o inevitabilmente quando ci si trova ad entrare in contatto forzoso con gli intrusi.
Nel Codice Penale italiano la rapina è definita un delitto contro il patrimonio mediante violenza alla persona, ed è disciplinata dall’art. 628:

“Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, è punito con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da 516 a 2.065 euro.

Aggravanti nella rapina

Alla stessa pena soggiace chi adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione, per assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa sottratta, o per procurare a sé o ad altri l’impunità. La pena è della reclusione da quattro anni e sei mesi a venti anni e della multa da 1.032 a 3.098 euro se:

la violenza o minaccia è commessa con armi, o da persona travisata, o da più persone riunite;
la violenza consiste nel porre taluno in stato d’incapacità di volere o di agire;
la violenza o minaccia è posta in essere da persona che fa parte dell’associazione di cui al articolo 416bis”
In ogni specifico caso poi assumono un peso rilevante le attività aggravanti od attenuanti dell’azione criminale commessa.Tra i vari reati che comportano un “attacco” al patrimonio, la rapina è senza dubbio l’azione criminale maggiormente scioccante e preoccupante per chi la subisce. Durante questa drammatica esperienza, la vittima teme seriamente per la propria incolumità personale con inevitabili conseguenze psicologiche.

Quando il Furto diventa Rapina

Si caratterizza, a differenza del furto, per l’utilizzo della violenza o della minaccia contro la persona. Infatti il Furto diventa Rapina quando il reato anziché essere compiuto contro la proprietà avviene nei confronti della persona; ciò può accadere quando la vittima sorprende l’autore mentre compie il reato o inevitabilmente quando ci si trova ad entrare in contatto forzoso con gli intrusi.
Nel Codice Penale italiano la rapina è definita un delitto contro il patrimonio mediante violenza alla persona, ed è disciplinata dall’art. 628:

“Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, è punito con la reclusione da tre a dieci anni e con la multa da 516 a 2.065 euro.

Alla stessa pena soggiace chi adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione, per assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa sottratta, o per procurare a sé o ad altri l’impunità. La pena è della reclusione da quattro anni e sei mesi a venti anni e della multa da 1.032 a 3.098 euro se:

la violenza o minaccia è commessa con armi, o da persona travisata, o da più persone riunite;
la violenza consiste nel porre taluno in stato d’incapacità di volere o di agire;
la violenza o minaccia è posta in essere da persona che fa parte dell’associazione di cui al articolo 416bis”
In ogni specifico caso poi assumono un peso rilevante le attività aggravanti od attenuanti dell’azione criminale commessa.

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