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“Diamo per scontate cose che così scontate non sono. Per esempio, che nella nostra Nazione si possa vivere, pur tra mille difficoltà, una pace interna, in virtù della quale magistrati, esponenti delle istituzioni, giornalisti, avvocati, imprenditori, sindacalisti… non siano bersagli da colpire sol perché collocati su una differente sponda politica o simbolica.
Ma ci sono stati lunghi momenti della nostra storia, durante i quali il tg o il giornale radio erano quotidiani bollettini di guerra. Ci si chiedeva ogni giorno, con smarrimento e timore, a chi sarebbe toccato, a causa di una follia ideologica che faceva coincidere l’affermazione di posizioni politiche estreme con l’eliminazione fisica di chi era bollato come un nemico da abbattere. E dopo l’aggressione dei differenti terrorismi vi è stata quella mafiosa. E durante l’uno e l’altro periodo, non sempre fra loro distinguibili, si sono succedute stragi di persone comuni, come tutti sappiamo.
Se oggi – e da…