Cosa prevedeva la rateizzazione. riprendiamo la risposta data ad un nostro iscritto nel 2017.
D.: Rateizzazione e rottamazione ex Equitalia. Posso dilazionare le tasse in 10 anni?
R.: Con la modifica alla riscossione con l’art. 52 del D.L. n. 69 del 21/06/2013 (in G.U. n. 144 del 21/06/2013), entrato in vigore il 22/06/2013 il legislatore ha inteso avvicinarsi alle richieste del cittadino mediante una dilazione delle rate. Ma questo è positivo o negativo?
Le regole per ottenere la rateizzazione
Come detto, la rateazione può essere aumentata fino a 120 rate mensili quando il debitore si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica. Tuttavia la concessione della rateizzazione è subordinata alle seguenti condizioni:
a) impossibilità per il contribuente di assolvere il pagamento del credito tributario secondo un piano di rateazione ordinaria (onere del contribuente dimostrarlo);
b) valutazione della solvibilità del contribuente di poter ottemperare al piano predisposto in 120 rate.
4 diverse possibili situazioni
In definitiva, oggi, alla luce delle modifiche intervenute, in tema di rateazione possiamo distinguere quattro diverse situazioni in cui verte il contribuente:
a) Rateizzazione automatica: qualora il grado d’indebitamento del contribuente sia inferiore a € 50.000 quest’ultimo può chiedere una rateizzazione sino a 72 rate mensili soltanto presentando apposita domanda presso gli uffici eEquitalia competenti;
b) Rateizzazione ordinaria: Per le somme oltre € 50.000, sempre fino a 72 rate, il cui presupposto di temporanea situazione di obiettiva difficoltà deve essere documentato dal contribuente allegando alla richiesta gli atti necessari(per la persona fisica è sufficiente L’ISEE mentre per le società indice di liquidità e indice Alfa);
c) Rateizzazione in proroga: è quella della proroga prevista dall’art. 19, comma 1-bis, del D.L. n. 16/2012, nel senso che il contribuente può chiedere una sola proroga “in caso di comprovato peggioramento della sua situazione per un ulteriore periodo e fino a 72 mesi”, sempre che nel frattempo non sia intervenuta la decadenza;
d) Massima rateizzazione: ed è quello previsto dalla suddetta modifica legislativa, nel senso che le rate possono essere aumentate fino al numero di 120 mensili.
Ma l’estensione a 120 rate è una cosa positiva?
Certamente una rateizzazione maggiore rappresenta una rata più bassa rispetto a quella calcolata con le 72 rate, ma certamente comporta un esborso di tassi d’interessi davvero importante per il contribuente spesso insostenibile. D’altra parte la rateizzazione comporta una sorta di finanziamento indiretto che non compare in nessuna banca dati per cui potrebbe essere colto favorevolmente da chi non può accedere al finanziamento bancario. Per cui come tante cose non esiste la migliore soluzione, ma tutto dipende dalla situazione soggettiva ed oggettiva individuale.