Un tema molto discusso e controverso è la questione della “legittima difesa” a seguito delle intrusioni nelle nostre proprietà private. Tema trattato periodicamente sia in ambito politico che in ambito sociale ed alimentato dai soliti drammatici accadimenti di cronaca. I principali mezzi di comunicazione gli dedicano sempre particolare attenzione ad ogni occorrenza, poiché risulta essere un problema molto sentito dalla popolazione. Lasciando i dibattiti alle chiacchiere dei vari opinionisti che esprimono i loro pareri, noi che ci occupiamo di sicurezza, cercheremo di concentrarci subito sul cuore del problema.
Cosa possiamo fare di concreto per proteggerci?
Cosa possiamo fare per difendere la nostra famiglia da queste brutali aggressioni? Che fare quando la nostra sicurezza e la nostra tranquillità viene compromessa all’improvviso? Il governo sembra confuso nel tentativo di mettere mano ad un argomento così spinoso e contrastato; la politica infatti, prova da anni a far definitivamente chiarezza sulla questione della legittima difesa attraverso proposte di legge che non approdano mai a nulla.
Le forti divergenze tra i vari partiti che nascono anche al loro interno, non aiutano ad individuare una soluzione legislativa chiara che metta tutti d’accordo.
Questa mancanza di intesa genera una spaccatura che identifica due grandi correnti di pensiero, dove la prima sostiene che sia giusto difendersi da soli anche con l’utilizzo di armi da fuoco, mentre la seconda non giustifica in nessun caso gesti di estrema difesa, anche se scaturiti in reazione a violente aggressioni.
Anche l’opinione pubblica resta divisa a tale proposito.
Come la politica anche i cittadini ricalcano queste due linee di pensiero ben distinte in chi si arma nel tentativo di difendersi da solo (o vorrebbe farlo), e chi invece nonostante tutto, resta contro l’uso delle armi , pensando non sia una giusta soluzione al problema. Il tutto viene poi amplificato, da una situazione normativa che non trova una chiara applicazione, dove, se vogliamo proprio dirla tutta, sembra a volte a favore di chi delinque. A tale proposito, abbiamo assistito ad alcune sentenze che hanno suscitato parecchio sgomento, condannando chi, magari preso dal panico, ha commesso un eccesso di difesa a volte con l’uso di armi. Lo sforzo interpretativo dei giudici chiamati in causa, nell’attribuzione di eventuali responsabilità civili e penali, si concentra sulla comprensione dell’intenzionalità di questo gesto, in relazione al forte stress psicologico ed emotivo vissuto in quei momenti.
Noi cittadini sembriamo spesso abbandonati a noi stessi, lasciati a degli interrogativi che risuonano pesantemente nelle nostre menti senza trovare certezze.
Legittima difesa, un valido aiuto arriva dalla prevenzione.
E’ infatti statisticamente dimostrato che, dotare il proprio immobile delle giuste difese in grado di ostacolare e creare deterrenza da ogni eventuale intrusione a scopo di furto o di rapina, rappresenta di certo un’efficacie soluzione. Siamo convinti che evitare qualsiasi situazione di contatto fisico con eventuali malintenzionati, ci offra la possibilità di non trovarci costretti a difenderci, scongiurando così ogni possibilità di subire o fare violenza.