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Conflombardia. La protesta dei ristoratori di Milano

10 Gen, 2021

La Redazione di Conflombardia Intervista Sergio Donati proprietario del ristorante Donati di Milano in Viale Cassiodoro 4 che ha esposto tutte le problematiche dei ristoratori. La protesta dei ristoratori di Milano

La protesta dei ristoratori come sarà effettuata?

Siamo in tanti a voler far sentire alta la nostra voce, siamo in tanti qui a Milano nella nostra Lombardia, ma come noi ce ne sono molti altri  in tutte le regioni d’Italia. Ci raduneremo in maniera pacifica sotto il palazzo della regione Lombardia,  perché non vogliamo creare problemi ma chiediamo a questo governo di aiutarci a risolverli.

La situazione delle vostre aziende dopo il periodo dicembre e feste di Natale, Capodanno?

Il nostro fatturato a Dicembre è stato il 20% rispetto a quello dell’anno precedente non abbiamo potuto organizzare le serate tra amici dove si scambiavano i regali di Natale, i pranzi aziendali per gli auguri tra i dipendenti, senza parlare delle cene Natalizie e del Capodanno dove facevamo centinaia di coperti.

Il Premier Conte quando i nostri colleghi di Roma sono andati a protestare in Piazza del Popolo il 2 novembre, aveva fatto delle promesse dicendo che anche lavorando meno dell’anno scorso, avremmo comunque guadagnato!  Era una bugia, perché così non è stato!

Come se non bastasse è arrivato un cambio di programma pochi giorni prima di Natale dopo che ci avevano illuso di poter avere i ristoranti pieni ed invece ci siamo trovati con i locali chiusi.

Cosa chiedete al Governo?

Noi chiediamo solo di tornare alla normalità, continuando a rispettare le norme e le regole ma siamo allo stremo, sembra paradossale che la nostra categoria sia sempre la prima a dover chiudere quasi fossimo noi la rovina di questa Italia

Indennizzi troppo bassi, non servono a niente ciò che è stato stanziato non è sufficiente per permetterci di sopravvivere 

Le maggior difficolta immediate?                                          

Non solo siamo in difficoltà con i dipendenti, abbiamo affitti e bollette in scadenza che non sappiamo come pagare, questo continuo apri e chiudi che ci sta creando grandi difficoltà con l’approvvigionamento dei prodotti alimentari, siamo in difficoltà con i nostri fornitori

Si perché alla ristorazione è legata tutta una filiera di attività che come noi stanno soffrendo e chiedono come minimo un po’ di programmazione e di stabilità

Ringraziamo Sergio Donati per questa sua intervista dove esprime la situazione di migliaia di Partite Iva e dei loro Collaboratori .

Conflombardia sempre al fianco delle Partite Iva e dei loro Collaboratori ormai in ginocchio da queste continue e costanti chiusure. Sarebbe ora che il governo inizi ad ascoltare chi effettivamente è sul campo. Anziché affidarsi su numeri che arrivano in report preformati. L’affermazione i numeri non mentano mai, dipende da come raccogli i numeri. Il bicchiere è quello, l’acqua è quella, eppure posso avere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Cit Enrico Bombelli

 

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