Dal 2025 arriva una svolta importante per l’occupazione delle fasce più fragili.
Con la Legge n. 203/2024, il legislatore ha deciso di alleggerire gli obblighi burocratici per chi assume lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati, rendendo più semplice la somministrazione a tempo determinato anche oltre i 12 mesi.
Vediamo in concreto cosa cambia.
👥 Chi sono i lavoratori svantaggiati (e molto svantaggiati)?
La norma si rifà alla definizione europea contenuta nel Regolamento UE 651/2014 e nel DM 17 ottobre 2017.
Ecco alcuni esempi pratici:
📌 Lavoratori svantaggiati:
- Disoccupati da oltre 6 mesi
- Giovani tra 15 e 24 anni
- Over 50
- Persone senza diploma di scuola superiore
- Genitori soli con figli a carico
- Persone appartenenti a minoranze con necessità di formazione
- Donne in settori con forte disparità di genere
📌 Lavoratori molto svantaggiati:
- Disoccupati da oltre 24 mesi
- Persone delle categorie sopra elencate, ma disoccupate da oltre 12 mesi
⚖️ La novità: si può assumere senza causale oltre i 12 mesi
Normalmente, per stipulare un contratto di lavoro a termine oltre i 12 mesi, è obbligatorio indicare una “causale” (motivo tecnico, produttivo, sostitutivo ecc.).
Ma da gennaio 2025, questa regola non si applica se il lavoratore rientra tra quelli svantaggiati, quando il contratto è attivato da un’agenzia per il lavoro.
👉 Tradotto per le imprese: potrai accogliere lavoratori tramite somministrazione a termine senza dover giustificare la durata, purché rientrino nelle categorie agevolate.
👉 Questo vale anche per missioni oltre i 12 mesi.
💼 Un’opportunità concreta per le imprese
✅ Maggiore flessibilità contrattuale
✅ Riduzione della burocrazia
✅ Incentivo a inserire persone in difficoltà nel mondo del lavoro
✅ Conformità alle direttive UE e supporto all’inclusione
Per le aziende che operano in settori ad alta rotazione o in territori con alto tasso di disoccupazione, si tratta di una leva importante per un’occupazione più etica e sostenibile.
📍 Cosa fare operativamente?
- Chiedere alle agenzie di somministrazione quali candidati possono rientrare nelle categorie svantaggiate
- Valutare questa tipologia per ruoli stagionali, entry level o di reinserimento
- Monitorare la documentazione per eventuali verifiche in caso di ispezioni
- Coordinarsi con il consulente del lavoro per valutare anche altri incentivi collegati
💬 Conclusione
Incentivare chi è più fragile non è solo una questione sociale, ma anche una scelta intelligente per le imprese.
Con meno vincoli formali e più possibilità operative, la nuova norma apre la strada a un mercato del lavoro più inclusivo, ma anche più agile.
Nel prossimo articolo vedremo le novità su:
✅ Periodo di prova proporzionato nei contratti a termine
✅ Nuove regole per il lavoro agile
✅ Dimissioni implicite per assenze ingiustificate