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L’Accertatore SIAE nel Tempo Digitale

22 Apr, 2025

Tra Tutela della Cultura, Rispetto del Lavoro e Nuove Tecnologie


Il custode silenzioso della creatività

C’è un ruolo che si muove nell’ombra, ma che incide profondamente nel mondo della cultura e dello spettacolo.
Un ruolo spesso confuso, a volte persino mal compreso, ma assolutamente centrale per garantire che chi crea possa vedere riconosciuto il proprio lavoro.

L’accertatore SIAE non è un burocrate.
È un presidio.
Un garante.
Un tutore della giustizia culturale.

Io svolgo questo compito con senso di responsabilità e spirito di servizio. Perché ogni artista, ogni autore, ogni compositore ha diritto a essere rispettato. E ogni evento, festa, locale, concerto o iniziativa pubblica deve essere consapevole che la musica e l’arte hanno un valore reale.


Cultura sì, ma con giustizia

Viviamo in un Paese in cui la cultura è ovunque: in una canzone suonata in un bar, in una cover improvvisata durante una sagra, in un dj set in piazza.
Tutto questo ha una bellezza enorme. Ma ha anche un diritto.
E quel diritto è quello dell’autore, spesso invisibile, che ha scritto, creato, composto, inciso.

Il mio lavoro è accertare che quel diritto venga rispettato.
Non si tratta di “fare multe”, ma di garantire che il lavoro creativo sia riconosciuto al pari di ogni altro lavoro.
Perché la cultura non può essere usata come fosse gratuita.
Dietro ogni nota c’è studio, talento, dedizione, sudore. E chi ne usufruisce deve saperlo.


Tecnologia e professionalità: una nuova era dell’accertamento

L’accertamento oggi non è più carta e taccuino.
È diventato un processo digitale, rapido, tracciabile e documentato.

Utilizzo strumenti che mi permettono di:

  • 📱 Consultare le licenze in tempo reale,
  • 📷 Scattare foto e inserire evidenze direttamente nei verbali digitali,
  • 🧾 Compilare e firmare atti attraverso app sicure,
  • 🗺️ Geolocalizzare eventi per massimizzare il monitoraggio e la trasparenza,
  • 📊 Archiviare e trasmettere dati in modo istantaneo all’amministrazione centrale.

Tutto questo aumenta la precisione, riduce i tempi morti, evita disguidi.
E rende il rapporto con gli organizzatori più chiaro e meno conflittuale.


La gestione relazionale: empatia e autorevolezza

Essere accertatore significa anche entrare in contatto diretto con persone molto diverse:
organizzatori, gestori di locali, artisti, volontari, tecnici.
Serve intelligenza emotiva, capacità di mediazione, equilibrio.

A volte il controllo genera tensione.
Ecco perché è fondamentale avere la giusta postura: non invadente, non autoritaria, ma autorevole.
Spiegare il perché di ciò che si sta facendo,
accompagnare con pazienza chi non è informato,
gestire i conflitti con rispetto e fermezza.

Il mio obiettivo è educare alla legalità, non reprimere.
E questo si fa con professionalità e umanità.
Anche e soprattutto quando si deve intervenire con fermezza.


La voce degli autori dietro le quinte

Ogni volta che stilo un verbale, ogni volta che accerto una mancanza o un’irregolarità, sento di rappresentare anche chi non c’è:
il paroliere che ha scritto quel testo,
il compositore che ha immaginato quella melodia,
il cantautore sconosciuto che ha depositato quel brano,
il produttore indipendente che spera di essere tutelato.

È come se fossi la voce istituzionale di chi crea.
E questo dà dignità a un lavoro che non è “di facciata”, ma di sostanza.


Una cultura libera sì, ma anche riconosciuta

Voglio dirlo chiaramente: non esiste vera libertà culturale se non c’è riconoscimento.
E questo riconoscimento passa anche dal mio lavoro.

Essere accertatore SIAE significa presidiare la legalità culturale, con discrezione ma con fermezza.
E oggi, con l’aiuto della tecnologia, lo posso fare meglio, più rapidamente, più consapevolmente.

Il futuro della cultura passa anche da qui:
dalla possibilità che chi crea venga rispettato.
E che chi diffonde la cultura lo faccia con coscienza.

Io sono lì per questo.
Con il tesserino in tasca, il tablet in mano, e una convinzione chiara nel cuore:
la cultura va difesa. Anche quando non fa rumore.

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