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Dalla scorsa primavera i prezzi delle attività più rischiose sono notevolmente saliti e la volatilità è tornata su livelli molto bassi nei mercati finanziari internazionali, nonostante la perdurante incertezza e le tensioni geopolitiche. Il rischio di correzioni improvvise è aumentato, soprattutto qualora le valutazioni si discostassero dai fondamentali economici.
In Italia i rischi per la stabilità finanziaria riconducibili a fattori interni permangono contenuti, mentre sono non trascurabili quelli connessi con l’instabilità internazionale.
Il quadro macrofinanziario non è complessivamente mutato rispetto allo scorso aprile. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si è ulteriormente ridotto, portandosi su valori in linea con quelli osservati prima della crisi dei debiti sovrani del decennio scorso.
La stabilità del quadro macrofinanziario beneficia della moderata ripresa del credito, della tenuta dei redditi da lavoro, della…











