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Il Fiscal Compact è in vigore?

18 Gen, 2018

Fiscal Compact. Ricordate questo nome? Qualche anno fa era utilizzato per giustificare gli aumenti di tasse. Ora siamo arrivati al fatidico anno della sua entrata in vigore. Cosa succederà dopo le elezioni? Le Partite Iva si troveranno in difficoltá per affrontare gli effetti? La data dell entrata in vigore è infatti il 1 gennaio 2018.

Cosa prevede il Fiscal Compact

L’accordo prevede per i paesi contraenti diversi vincoli. Tra questi c’è l’obbligo del pareggio di bilancio (in Italia è stato inserito nella Costituzione con una modifica costituzionale nell’aprile del 2012 entrata in vigore l’8 maggio 2012, ma le sue disposizioni hanno avuto effetto a partire dal 2014). Poi l’obbligo di non superare la soglia di deficit strutturale superiore allo 0,5% del Pil (e superiore all’1% per i paesi con debito pubblico inferiore al 60% del Pil).
Quindi una drastica riduzione del rapporto fra debito pubblico e Pil, pari ogni anno a un ventesimo della parte eccedente il 60% del Pil.
Altro obbligo è l’impegno a coordinare i piani di emissione del debito col Consiglio dell’Unione e con la Commissione europea.
La regola sul deficit è quella contestata in particolare da Renzi che chiede di tornare a un rapporto deficit/Pil del 3%.

In pratica, una manovra da 50 miliardi all’anno

Applicazione pratica dei principi di austerità, il Fiscal Compact è figlio, come detto, del periodo successivo alla grande crisi del debito e ha le sue fondamenta nel principio che, per riacquistare la fiducia dei mercati, bisogna avere i conti in ordine. Ovviamente non tutti la pensano così e c’è il filone di pensiero economico keynesiano che ritiene, al contrario, che la stretta sui bilanci contribuisca a deprimere le economie dei singoli Stati. In Italia è molto contestata, oltre al pareggio di bilancio in Costituzione, anche l’altra ‘gamba’ del patto di bilancio. Quella riguardante la riduzione del debito. Secondo alcuni economisti, infatti per ridurre il rapporto tra debito e Pil di almeno un ventesimo all’anno, l’Italia sarebbe costretta a fare una manovra da 40-50 miliardi all’anno per svariati anni.

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