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Lavori usuranti e gestione del personale senior: come tutelare l’azienda

10 Giu, 2025

Normative, verifiche e strategie per gestire correttamente lavoratori in mansioni usuranti, tutelando l’impresa da errori, ispezioni e contenziosi.

Il lavoro usurante esiste. Ignorarlo è un errore (e un rischio)

Alcune attività lavorative comportano esposizione continuativa a sforzi fisici, turni notturni, condizioni ambientali gravose o ritmi particolarmente intensi. La legge italiana le definisce “lavorazioni usuranti” e ne prevede una disciplina specifica: obblighi contributivi, possibilità di prepensionamento e protezioni rafforzate. Per l’imprenditore, gestire male queste situazioni significa esporsi a contenziosi previdenziali, sanzioni e danni reputazionali.

Come riconoscere le mansioni a rischio

Non è sempre facile identificare in autonomia le lavorazioni usuranti. Alcuni esempi previsti dal D.Lgs. 67/2011 includono:

  • Turni notturni continuativi
  • Addetti a catena di montaggio o a ritmi vincolati
  • Lavori in galleria, miniere, ambienti confinati
  • Operazioni di trasporto merci con movimentazione manuale pesante
  • Lavori in edilizia pesante, portierato notturno, vigilanza non armata in turnazione

È fondamentale verificare se una o più mansioni in azienda rientrano nelle definizioni normative, anche in presenza di appalti, part-time o contratti flessibili.

Il personale senior va gestito con intelligenza, non con esclusione

Un errore comune è considerare il lavoratore “anziano” come un peso o un limite. In realtà, con un piano strutturato e condiviso, il personale senior può essere una risorsa: esperienza, affidabilità, capacità di trasmettere competenze. L’errore è lasciarli soli in mansioni usuranti o esporli a ritmi non più sostenibili. Serve equilibrio: redistribuzione delle mansioni, aggiornamento formativo, valorizzazione delle competenze residue.

Obblighi normativi e verifiche ispettive

Le imprese che impiegano lavoratori in mansioni usuranti devono:

  • Monitorare le attività effettive, non solo il contratto scritto
  • Tenere tracciata l’esposizione a rischio (orari, compiti, ambienti)
  • Attivare misure di prevenzione e sorveglianza sanitaria
  • Prevedere eventuali uscite anticipate o soluzioni di reimpiego
  • Evitare rotazioni fittizie o elusioni formali

In caso di ispezione INPS o Ispettorato del Lavoro, l’azienda deve dimostrare di aver agito correttamente, con documenti, piani e dialogo con il lavoratore.

Come Conflombardia supporta l’impresa

Conflombardia offre ai datori di lavoro:

  • Analisi del rischio su attività potenzialmente usuranti
  • Supporto nella gestione contrattuale di personale senior
  • Progettazione di accordi individuali o collettivi di ricollocazione interna
  • Redazione di piani personalizzati, anche in vista di pensionamenti anticipati
  • Assistenza in caso di ispezione o contenzioso

Inoltre, con il supporto dei Coordinatori e dei Servizi Sindacali, l’impresa può intervenire in modo preventivo, riducendo i rischi legali e migliorando l’organizzazione interna.

Il rispetto del lavoro passa anche dalla prevenzione

Prevenire usura, conflitti e inadeguatezze organizzative significa costruire un ambiente più sano, produttivo e solido nel tempo. Le imprese che tutelano i propri lavoratori più esposti (fisicamente o anagraficamente) sono anche quelle che ottengono migliori risultati a lungo termine. Conflombardia è al fianco dell’impresa che vuole agire prima, non difendersi dopo.

✅ COSA PUOI FARE ORA

✔️ Richiedi una verifica sulla corretta classificazione delle mansioni in azienda

✔️ Attiva la Tessera News Entry per accedere alla consulenza sindacale specializzata

✔️ Contatta il Coordinatore Conflombardia per progettare un piano dedicato ai lavoratori senior

🔗 La vera tutela dell’impresa passa dalla prevenzione. E dalla cura delle persone.

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