La strana legge italiana. Il Tar i giudici amministrativi hanno respinto il ricorso degli operatori delle Tlc .Hanno legittimato la delibera del Garante per la comunicazione del 24 marzo del 2017. La quale considera legale solo la fatturazione mensile.
Quindi cosa succede ora
I clienti delle Tlc avranno diritto ai rimborsi? Per il momento viene sospesa il meccanismo della restituzione dei soldi ai clienti.
Quindi Sconfitta per le società dei telefoni sul fronte della bolletta dei 28 giorni. I giudice del Tar del Lazio hanno respinto il ricorso fatto dall’Associazione Asstel e delle singole società dei telefoni. Chi erano le società Vodafone, WindTre, TIM, Fastweb. Le quali avevano ricevuto una sanzione di euro 1.160.000 con la delibera 121 del dicembre 2017 del Garante per la Comunicazione.
ll Tar con un distinto provvedimento da un dispiacere ai consumatori. In quanto sospende il meccanismo del rimborso. Si era detto che i clienti dovevano essere rimborsati nella prima bolletta con cadenza mensile. La quale avrebbe contenuto l’esborsato dai consumatori con il cambio fatturazione a 28 giorni. Se fosse passato un intero anno salare sarebbero 29 giorni di rimborso. Comunque il rimborso è commisurato alle giornate che i clienti hanno pagato in più per colpa della fatturazione ovviamente il 28 giorni. La precisa data era iniziato il 23 giugno 2017.
Perché questa la sospensione?
Semplicemente per un fatto di soldi le società Tlc probabilmente dovrebbero sborsare qualche milione di euro. Ricordiamo che con il meccanismo dei 28 giorni di fatto le Tlc si sono creati una tredicesima. Il ricorso al Tar effettuato dalle società di Tlc e della Asstel sosteneva la tesi del rispetto l’articolo 70 del comma 4 del codice la comunicazione. Il quale stabilisce come una società può aumentare e cambiare i suoi prezzi. Questo articolo sarebbe stato rispettato nel nuovo sistema di fatturazione da 4 oppure 8 settimane in quanto sarebbero stati informati i consumatori. Secondo le società Tlc la delibera dell’autorità di marzo con la quale dette l’ordine tornare alla vecchia fatturazione mensile, violerebbe la libertà d’impresa e trasformerebbe i prezzi da liberi per definizione, in interesse regolamentate dall’alto cioè dall’authority . In realtà il Tar ammette che il regolamento lascia libertà di prezzo ma rispettando la fatturazione mensile.
Conflombardia.com ovviamente segue questa vicenda in quando le Partite Iva della Lombardia sono state penalizzate da questa fatturazione di 28 gg. Saremo in prima fila per sostenere le Partite iva nel poter recupera le somme dovute.