L’emergenza abitativa è una realtà con cui l’Italia si confronta da anni. L’aumento vertiginoso dei canoni di locazione, in particolare nelle grandi città, rende l’accesso ad un’abitazione dignitosa un sogno irrealizzabile per molte famiglie.
Come riportato da “Affitti alle stelle”, un articolo pubblicato recentemente, “il canone di locazione medio in Italia è stato di 8,5 euro al metro quadro al mese, con punte di 13,2 euro nelle grandi città. L’incidenza del canone di locazione sul reddito disponibile delle famiglie è in aumento: nel 2023 ha raggiunto il 16,3%, contro il 14,9% del 2020. Le famiglie in affitto in Italia sono oltre 5 milioni, di cui il 23% in condizioni di grave disagio abitativo.”
In questo contesto drammatico, la voce di Conflombardia si leva forte e chiara.
“In qualità di Segretario Generale di Conflombardia, vorrei sottolineare l’importanza strategica della questione degli affitti abitativi per il benessere e la sicurezza dei cittadini. L’accesso ad un’abitazione dignitosa è fondamentale per la stabilità e la coesione sociale. Una famiglia senza casa non può costruire un futuro solido, né i cittadini possono sentirsi sicuri e radicati nella propria comunità.”
Per questo motivo, Conflombardia avanza una proposta concreta e innovativa:
“La nostra proposta è semplice e innovativa: gli immobili locati a canoni calmierati, in linea con le esigenze del territorio, dovrebbero beneficiare di una completa esenzione dalle tasse IMU e TASI. Inoltre, per incentivare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, i proprietari virtuosi potrebbero accedere a detrazioni fiscali e ad altre agevolazioni.”
Si tratta di una provocazione, certo, ma che ha il pregio di mettere al centro del dibattito pubblico un tema di primaria importanza per il futuro del nostro Paese.
Conflombardia auspica un confronto aperto e costruttivo con tutte le forze politiche e sociali per trovare soluzioni efficaci all’emergenza abitativa.
“Solo attraverso un impegno comune potremo costruire un futuro migliore per le nostre comunità.”
Cosa ne pensi della proposta di Conflombardia? Hai altre idee o suggerimenti?
Invitiamo tutti a unirsi a noi in questa battaglia per il diritto ad un’abitazione dignitosa per tutti.