In qualità di Segretario Generale di Conflombardia, negli ultimi tempi ho notato che è diventato quasi un tabù parlare di politica su piattaforme sociali come LinkedIn. Tuttavia, ignorare questa importante dimensione della nostra vita sociale è come ignorare la realtà stessa che ci circonda. È tempo di sfatare il mito che nascondere la testa sotto la sabbia risolverà i problemi di rappresentanza politica.
Come sindacalista e politico, comprendo l’importanza cruciale della politica nelle istituzioni, nelle aziende e nelle comunità. Tuttavia, sembra esserci un timore diffuso nel discutere di politica su LinkedIn, forse per paura di isolarsi o di essere giudicati.
È essenziale riconoscere che le scelte politiche influenzano direttamente il nostro mondo reale. La realtà è che molti si distaccano dalla politica con la scusa che “tanto non cambierà nulla”, ma questo atteggiamento porta solo all’inerzia e all’indifferenza, creando un vuoto che mina la partecipazione civica e sociale.
È giunto il momento di abbandonare la comoda scusa del disinteresse politico. Non possiamo permetterci di restare inerti mentre il nostro futuro viene plasmato dalle decisioni politiche prese da altri. Dobbiamo essere attivi, coinvolti e responsabili delle nostre scelte.
Capisco che molti si sentano alienati o non rappresentati dai leader attuali o dalle opzioni politiche disponibili. Tuttavia, il disimpegno non è la soluzione. Dobbiamo invece cercare di influenzare il cambiamento attraverso il dialogo costruttivo, l’azione politica e il voto consapevole.
Guardando ai numeri, possiamo vedere chiaramente che l’astensione dal voto è un problema diffuso. È importante riconoscere che il non votare non significa rimanere neutri: significa cedere il proprio potere decisionale agli altri. È solo partecipando attivamente che possiamo sperare di plasmare un futuro migliore per noi stessi e per le generazioni future.
Sul fronte dei social media, piattaforme come LinkedIn offrono un’opportunità unica per coinvolgere professionisti e leader di diverse sfere nella discussione politica. Non dobbiamo temere di esprimere le nostre opinioni politiche, ma piuttosto abbracciare il dialogo civile e costruttivo.
In conclusione, è giunto il momento di spezzare il tabù e di iniziare a parlare di politica su LinkedIn e su tutte le piattaforme sociali. Dobbiamo affrontare apertamente le sfide politiche e sociali che ci circondano, lavorando insieme per un futuro più inclusivo, equo e sostenibile per tutti.