Negli ultimi anni, l’Italia ha registrato una ripresa degli investimenti, dopo il crollo causato dalla pandemia del 2020. Nel 2023, gli investimenti fissi lordi sono cresciuti del 5,1%, rispetto al calo del 6,5% del 2020. Tuttavia, questo recupero rimane ancora inferiore ai livelli pre-pandemia e, soprattutto, il livello di investimento in Italia rimane ancora uno dei più bassi tra le grandi economie europee.
Investimenti: luci e ombre
Se da un lato la ripresa degli investimenti è un segnale positivo, dall’altro è importante sottolineare che la loro composizione non è ancora ottimale per favorire la crescita e la competitività del sistema produttivo italiano. In particolare, si registra una carenza di investimenti in settori strategici come l’innovazione, la digitalizzazione e la transizione ecologica.
L’Italia investe meno in ricerca e sviluppo rispetto alla media europea: nel 2023, la spesa in R&S come percentuale del Pil si è attestata all’1,4%, contro l’1,9% della media UE. Questo divario si traduce in un ritardo tecnologico rispetto alle altre economie europee e in una minore capacità di competere sui mercati globali.
Anche la digitalizzazione del sistema produttivo italiano è ancora indietro rispetto ad altri Paesi: secondo l’indice DESI 2023 dell’Unione Europea, l’Italia si posiziona al 22esimo posto su 27 per livello di digitalizzazione. Questo divario digitale ostacola la crescita delle imprese e limita la loro capacità di cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale.
Investire in innovazione e digitale per la competitività
Per migliorare la competitività del sistema produttivo italiano e per favorire una crescita sostenibile, è necessario indirizzare gli investimenti verso settori strategici come l’innovazione, la digitalizzazione e la transizione ecologica.
Investire in ricerca e sviluppo è fondamentale per sviluppare nuove tecnologie, creare prodotti e servizi innovativi e aumentare la produttività delle imprese. La digitalizzazione del sistema produttivo è un’altra leva fondamentale per la crescita: l’adozione di tecnologie digitali può consentire alle imprese di migliorare l’efficienza dei processi, ridurre i costi, raggiungere nuovi mercati e aumentare la customer satisfaction.
Favorire la crescita delle imprese e l’attrazione di capitali
Per stimolare gli investimenti in innovazione e digitale, è necessario creare un ambiente favorevole alla crescita delle imprese e attrarre capitali stranieri. In tal senso, è importante:
- Sburocratizzare e semplificare le procedure amministrative per rendere più agevole l’avvio e lo sviluppo di nuove imprese.
- Ridurre la pressione fiscale sulle imprese, soprattutto su quelle che investono in innovazione e digitale.
- Migliorare le infrastrutture digitali del Paese, come la banda larga e la connettività mobile.
- Promuovere la cultura dell’innovazione e dell’imprenditorialità, soprattutto tra i giovani.
Investire in innovazione, digitale e transizione ecologica è la chiave per rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano e per costruire un futuro più sostenibile per il Paese. Un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti, pubblici e privati, sarà fondamentale per cogliere le sfide e le opportunità del XXI secolo.