L’articolo analizza il panorama dell’istruzione e della formazione in Italia, confrontandolo con l’Europa, con focus sui divari territoriali e sociali, l’adeguamento dei laureati e diplomati alle richieste del mercato del lavoro e la partecipazione alla formazione continua.
Livelli di istruzione
- Italia: 62,9% con almeno la laurea (media UE: 48,8%), divario significativo tra Nord (70,1%) e Sud (56,2%).
- Dispersione scolastica: 12,7% (media UE: 10,6%), con picchi nel Mezzogiorno (18,9%).
Laureati e diplomati
- Adeguamento al mercato del lavoro: 31,3% dei laureati e 24,6% dei diplomati non trovano un lavoro consono alle loro competenze.
- Disoccupazione: il tasso di disoccupazione tra i laureati è del 6,1% (media UE: 3,9%), superiore a quello dei diplomati (5,3%).
Formazione continua
- Partecipazione: 12,4% (media UE: 11,1%), con divari per livello di istruzione (laureati 22,1%, diplomati 10,2%), età (giovani 18-24 anni: 20,2%) e regione (Nord-Est: 16,5%).
- Disoccupati: il 27,1% dei disoccupati ha partecipato a corsi di formazione (media UE: 21,2%).
Divari territoriali e sociali
- Nord vs Sud: divari significativi in termini di livelli di istruzione, disoccupazione e partecipazione alla formazione continua.
- Disoccupazione: il tasso di disoccupazione tra i giovani laureati del Sud è quasi il doppio rispetto a quello del Nord.
- Formazione continua: la partecipazione alla formazione continua è più bassa nel Sud e tra le persone con bassa istruzione.
Competenze richieste
- Mismatch tra competenze e richieste del mercato del lavoro: elevato, soprattutto per laureati in discipline umanistiche e sociali.
- Necessità di rafforzare le competenze: STEM, digitali, linguistiche e trasversali.
Conclusioni
- L’Italia ha un buon livello di istruzione, ma con divari significativi tra territori e classi sociali.
- La disoccupazione tra i laureati e diplomati è superiore alla media UE.
- La partecipazione alla formazione continua è bassa, soprattutto nel Sud e tra le persone con bassa istruzione.
- È necessario rafforzare le competenze richieste dal mercato del lavoro per ridurre il mismatch e migliorare l’occupabilità.
Nota: I dati si riferiscono al 2023 o all’anno più recente disponibile. Le fonti includono Istat, Eurostat e OECD.