L’articolo analizza l’evoluzione dell’occupazione in Italia negli ultimi vent’anni, evidenziando i principali cambiamenti strutturali e le sfide emergenti.
Composizione per età
- Invecchiamento della forza lavoro: la quota di lavoratori over 50 è aumentata dal 31,2% al 42,3% tra il 2004 e il 2022.
- Diminuzione dei giovani: la quota di lavoratori under 35 è diminuita dal 26,5% al 20,8% nello stesso periodo.
Tipi di contratto
- Crescita del lavoro a tempo determinato: dal 18,5% al 25,5% tra il 2004 e il 2022, concentrandosi soprattutto tra i giovani.
- Aumento del lavoro a tempo parziale: dal 14,7% al 18,1% nello stesso periodo, con una quota elevata di part-time involontario (circa il 58%).
Lavoro autonomo
- Diminuzione degli occupati indipendenti: dal 18,1% al 13,2% tra il 2004 e il 2022.
Composizione settoriale
- Crescita dei servizi: dal 65,1% al 72,4% tra il 2004 e il 2022.
- Calo dell’agricoltura: dal 4,9% al 2,5% nello stesso periodo.
- Diminuzione dell’industria: dal 29,9% al 25,1%.
Sviluppi recenti (2019-2023)
- Pandemia da Covid-19: calo dell’occupazione nel 2020 (-456.000 occupati) e forte ripresa nel 2021-2022, con tassi di occupazione (20-64 anni) ai massimi storici.
- Aumento del lavoro a tempo determinato e del part-time: accentuato dalla pandemia, con crescenti disparità di genere e fasce d’età.
- Invecchiamento della forza lavoro: il trend si è accelerato, con la quota di over 50 che ha raggiunto il 43,4% nel 2023.
Sfide e opportunità
- Invecchiamento e mismatch tra competenze e richieste del lavoro: necessità di politiche per favorire l’occupazione degli over 50 e la riqualificazione professionale.
- Precarietà del lavoro: riduzione del lavoro a tempo determinato e involontario, rafforzamento dei diritti dei lavoratori.
- Mancanza di manodopera in alcuni settori: investire nella formazione e nell’orientamento per adeguare le competenze alle esigenze del mercato.
- Sfruttamento del potenziale degli over 50: valorizzare l’esperienza e le competenze dei lavoratori più maturi.
- Conciliazione vita-lavoro: promuovere misure per favorire la conciliazione tra esigenze lavorative e familiari, soprattutto per le donne.
Conclusione
L’evoluzione del mercato del lavoro in Italia negli ultimi vent’anni è stata caratterizzata da invecchiamento, precarietà e ricomposizione settoriale. Affrontare queste sfide e cogliere le opportunità emergenti richiede politiche attive per la formazione, l’upskilling/reskilling, il sostegno all’imprenditorialità e la conciliazione vita-lavoro, al fine di favorire un’occupazione più inclusiva, produttiva e sostenibile.
Nota: I dati si riferiscono al 2023 o all’anno più recente disponibile. Le fonti includono Istat, Eurostat e OECD.