Conflombardia

Italia

Conflombardia

Il Portale delle Partite Iva

Italia in ripresa: il Pil si riprende, gli investimenti ripartono e le esportazioni si rafforzano

22 Ott, 2023

Parte 1 Articolo propositivo: La premessa

Il Pil torna a crescere dopo una flessione temporanea

L’Italia si trova in una situazione positiva, tra le opportunità interne e le sfide esterne. Il Pil ha registrato una flessione nel secondo trimestre del 2023, dopo una solida ripresa nei primi tre mesi dell’anno. I consumi finali nazionali sono rimasti stabili e gli investimenti fissi lordi hanno subito una lieve contrazione, dovuta principalmente all’andamento temporaneo di quelli in costruzioni. Le importazioni sono rimaste invariate mentre le esportazioni sono diminuite, ma solo a causa di fattori stagionali e transitori. La variazione acquisita per il 2023, la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno, è pari a 0,7%, ma potrebbe aumentare nei prossimi mesi.

Le società non finanziarie mantengono un buon tasso di investimento

Nel secondo trimestre, la quota di profitto delle società non finanziarie è stata stimata al 43,2%, in calo di 1,9 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, a causa di un calo del risultato lordo di gestione e del valore aggiunto. Nello stesso periodo, gli investimenti fissi lordi delle società non finanziarie hanno registrato una flessione dell’1,1%. Il tasso di investimento delle società non finanziarie è rimasto stabile al 22,7%, ma potrebbe salire grazie alle misure di sostegno e agli incentivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La produzione industriale e delle costruzioni mostra segnali di ripresa

L’indice destagionalizzato della produzione industriale ha mostrato una moderata crescita ad agosto, e nella media giugno-agosto è aumentato dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Il livello della produzione è cresciuto per i beni di consumo, segnale di una maggiore fiducia delle famiglie, mentre è diminuito per l’energia, i beni intermedi e i beni strumentali, a causa delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e dei componenti elettronici. L’indice di produzione delle costruzioni ha segnato una forte diminuzione a luglio, ma si tratta di un dato isolato che non inficia il trend positivo del settore.

Le esportazioni verso i paesi extra Ue27 si rafforzano

I dati più recenti sugli scambi con l’estero dell’Italia hanno evidenziato a luglio un calo di importazioni ed esportazioni sia rispetto a giugno sia rispetto a luglio 2022. Nei primi sette mesi del 2023, le esportazioni sono complessivamente aumentate del 2,3% mentre le importazioni sono diminuite del 6,1%. L’andamento dell’export ha riflesso un decremento dei volumi esportati verso i mercati Ue e extra Ue, ma in presenza di un aumento dei valori medi unitari dei beni esportati in entrambi i mercati. Sono cresciuti i valori medi unitari di tutte le tipologie di beni esportati ad eccezione di quelli energetici, che hanno beneficiato della riduzione dei prezzi internazionali, mentre si è osservata una riduzione dei volumi di tutte le categorie di beni, ma meno accentuata nel caso di quelli di consumo non durevoli e di quelli intermedi.

Ad agosto l’export verso i paesi extra Ue27 è tornato a crescere in termini sia congiunturali sia tendenziali, dimostrando la capacità competitiva delle imprese italiane sui mercati internazionali.

Articoli recenti

Conflombardia: perché oggi alle imprese non serve una voce in più, ma un sistema che funzioni

Conflombardia: perché oggi alle imprese non serve una voce in più, ma un sistema che funzioni

Il ruolo delle PMI nel mercato del lavoro italiano

Il ruolo delle PMI nel mercato del lavoro italiano